Il 23 aprile, si è celebrata la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore promossa dall’UNESCO.
Perché si celebra in questo giorno? La data è stata scelta dall’UNESCO poiché in questo stesso giorno, nell’anno 1616, sono scomparsi alcuni dei più alti rappresentanti della letteratura mondiale, quali William Shakespeare, Miguel de Cervantes e Inca Garcilaso de la Vega.
La celebrazione della Giornata mondiale del libro vuole essere un modo per creare ponti che mettano in contatto i lettori di oggi con gli autori del passato e del presente e con le loro opere, per incoraggiarli a leggere le storie di ieri e di oggi scritte da grandi letterati, ma anche da scrittrici e scrittori meno noti. La Giornata vuole anche ricordare tutti gli attori che compongono la filiera del libro: gli autori, gli editori, gli stampatori, le librerie, le biblioteche, i lettori. La lettura è un motore che ispira, spinge al cambiamento, libera la fantasia ed è ancora uno dei pochi strumenti vivi che hanno la capacità di unire. I libri sono fatti per stare insieme: come un libro da solo non si mantiene in piedi, mentre insieme agli altri è capace di creare librerie infinite, così la lettura è capace di unire le persone, ampliare il loro orizzonte, generare nuove prospettive, nuovi sguardi, nuove storie. Sullo scaffale di una comune libreria o di una biblioteca affollata un libro di storia russa può stare accanto a un libro sulla storia americana, senza che si facciano del male, e nel reparto di Letteratura un libro di un autore palestinese può amabilmente appoggiarsi a quello di un collega israeliano. Chi legge conosce e quindi non giudica, chi legge viaggia e quindi non sta mai fermo, chi legge abita il mondo intero e di conseguenza considera gli altri sorelle e fratelli, e non stranieri. Per il 2024 l’Unesco ha scelto come capitale mondiale del libro la città di Strasburgo (Francia), mentre per l’Italia è stata scelta la città di Taurianova (Calabria). Due città ricche di storia, ma così diverse l’una dall’altra, eppure entrambe abitate da cittadine e cittadini che hanno libero accesso all’informazione, liberi di acquistare un libro in libreria o di leggerlo in biblioteca, liberi di parlare all’interno di circoli culturali, liberi di frequentare la scuola o l’università.
Anche noi in Biblioteca Don Bosco abbiamo celebrato con entusiasmo lo spirito di questa giornata e invitiamo docenti e studenti ad avere a cuore la loro Biblioteca e a lasciarsi sorprendere dalle emozioni che la lettura di un libro può dare.
Marcello Sardelli