La prima parte del convegno è stato dedicato alla posterità. In questa parte ogni congregazione ed istituto che si ispira a Francesco di Sales si è presentato, cominciando dalla prima, l’ordine della Visitazione della Beata Vergine fondato da Francesco di Sales stesso all’inizio del Seicento, e finendo con la Congregazione più giovane, fondata da Monsignor Giuseppe Cognata, salesiano: le Salesiane Oblate del Sacro Cuore. Non limitandosi alle statistiche le congregazioni hanno spiegato il motivo per cui sono stati fondati e come il carisma ancora oggi si ispira a San Francesco di Sales.
Nella seconda parte del convegno sono stati approfonditi diversi temi della sua eredità spirituale e teologica. Relatori internazionali hanno accettato la richiesta di approfondire un tema specifico. Sono stati sviluppati tra l’altro: la mariologia, le convergenze con Don Bosco, la direzione spirituale, l’accompagnamento spirituale delle donne, l’uso del latino nelle lettere, l’ecclesiologia e la visione sul Papa, la comunicazione.
La relazione conclusiva del convegno è tenuta da don Ezio Bolis, della diocesi di Bergamo, anche lui esperto conoscitore del vescovo di Ginevra, che ha fatto un’accurata sintesi delle due parti del convegno, sottolineando gli aspetti comuni e anche le differenze emersi in questi tre giorni. I contributi dei diversi relatori saranno poi pubblicati negli atti del convegno, in uscita verso l’estate 2023.
Tra le varie attività è stato presentato anche il quarto numero della rivista dell’università, “Salesianum”, per l’occasione integralmente dedicato a San Francesco di Sales, curato dal coordinatore del convegno, don Wim Collin. La rivista contiene articoli di diversi esperti del Dottore della Chiesa. Ognuno di questi illumina un aspetto particolare, e vi trovano spazio l’analisi storica come la visione sulla chiesa, l’immagine di san Giuseppe, da una parte e, dall’altra, articoli che fanno il ponte tra la visione salesiana e per esempio il Concilio Vaticano II e Papa Francesco.
In occasione del convegno nell’atrio dell’UPS è stata tenuta esposta una mostra in cui venivano raffigurato dodici volti meno conosciuti del vescovo, insieme con alcune citazioni in diverse lingue delle sue opere. Inoltre, sono state messe in esposizione delle preziose opere del Seicento e Settecento in possesso della biblioteca universitaria Don Bosco.
Diversi partecipanti hanno espresso il desiderio che questo primo incontro sia soltanto l’inizio di un percorso per approfondire la spiritualità salesiana. È stata, infatti, la prima volta in 400 anni che 13 congregazioni di ispirazione salesiana si sono radunate insieme. Il comitato scientifico del convegno ha colto questo invito e si radunerà a metà del mese di dicembre per pensare al futuro.