Le generazioni dei giovani contemporanei stanno affrontando uno sconvolgimento del piano della comunicazione e della prospettiva educativa, rispetto alle generazioni precedenti, che rende complessa e difficile la conoscenza dello scenario presente e immediatamente prossimo.
Tecnologie dotate di intelligenza artificiale, scenari di post-verità e fake news, minacce di perdita massiccia di lavoro, cyborg e progetti di organoidi… e tutte le complesse dimensioni che si inseriscono nella grande transizione sociale della rivoluzione digitale, se da un lato alimentano le utopie più spinte di conquista dello spazio, dall’altro spaventano e terrorizzano gli animi che si sentono meno ottimisti, fortunati o semplicemente furbi.
Come stanno i giovani oggi in questa società sempre più “informata” e tecnologica? Come stanno le loro menti? Cosa e come pensano in questa società? Cosa desiderano conoscere? A quale cultura dovrebbe educare l’università? Quale educazione proporre in una società così complessa? Quale rapporto tra educazione e ricerca accademica?
Queste e tante altre domande sono al centro della riflessione del rapporto tra educazione e società, oggetto di studio del corso di Sociologia dell’educazione, che lunedì 9 dicembre, alle ore 15:30, presso l'Aula Paolo VI, offre una lezione aperta dal titolo Un Cambio d'Epoca? La Società dell’Informazione tra Speranza e Timore, che accoglie la partecipazione di un ospite autorevole, il prof. Giovanni Maddalena. Filosofo della comunicazione e del linguaggio, il Docente aiuterà a orientarsi nella grande complessità di queste relazioni della società dell’informazione, dove l’industria tecnologica, la separazione del vero dal falso, governi oligarchici, propagande politiche senza limiti per disinformazione e complottismo e tecno-ottimismi radicali sembrano minacciare l’umanità intera.
E se la strada fosse aprirsi al possibile umano e non solo al possibile tecnologico? E se il possibile potesse avere a che fare con l’educare allo stupore, l’educare alla creatività e alla speranza?