FINALITÀ
Il corso indaga la potenza generativa della Rivelazione cristiana alla quale l’Occidente deve un Logos che –formalmente – anima l’intrinseca e reciproca intimità di conoscenza affidabile e affidamento consapevole, mentre – sostanzialmente – esprime originalità politica, con audacia inscindibilmente teologale e sociale, vigore speculativo, al quale l’Occidente deve i lemmi fondamentali della sua convivenza civile, e scandalo religioso, che giudica e purifica ogni umana determinazione del Sacro.
ARGOMENTI
1. Una disciplina accademica nuova e antica: Il logos cristiano. Un perimetro storico-geografico. L’intrinseca intimità di fede e ragione oltre l’estrinsecismo. Antropologia e diakonia ecclesiale. Un preciso ordine di implicazioni: ragione, fede, liturgia, morale, disciplina. Fides et Ratio. Decreto di Riforma degli Istituti filosofici dipendenti dalla Santa Sede.
2. La vocazione politica del logos cristiano: Nuova fase della secolarizzazione e nuovo rapporto tra società e religione. Neocentralismo religioso e cristianesimo come religione a bassa intensità. Il prezzo di un cristianesimo come religione a bassa intensità.
3. L’anomalia speculativa del logos cristiano: Quale ragione conviene alla fede cristiana? Fede cristiana e ragione moderna: il Concilio Vaticano II e il prezzo di una tensione. Le ragioni della fede e la fede nella ragione. Ambiguità della ragione e affanno teologico. Lo spazio pubblico occidentale tra ratio fidei e religio civilis. La reciproca intimità di fede cristiana e ragione occidentale.
4. L’indeducibilità religiosa del logos cristiano come liberazione cristiana della libertà: Epistemologia del religioso tra fenomenologia e Rivelazione. La disambiguazione cristiana del religioso. La novità cristiana e la domanda religiosa universale.
5. Il Magistero più recente: «Fides et Ratio binae quasi pennae…»: Le tesi portanti dell’enciclica. Osservazioni su Fides et Ratio.
TESTI
L. DIOTALLEVI, Il cattolicesimo italiano agli inizi del XXI secolo come ‘religione a bassa intensità’. Una trasformazione ancora in corso e non ancora irreversibile, in Una fede per tutti? Forma cristiana e forma secolare, Glossa, Milano 2014, 97-156; J. RATZINGER, La fede e la teologia ai giorni nostri, in «La Civiltà Cattolica» 147/IV (1996) 477-490; Inedito del Santo Padre Benedetto XVI, pubblicato in occasione del 50° anniversario dell’inizio del Concilio Vaticano II, «L’Osservatore Romano», 11 ottobre 2012; J. RATZINGER, Fede, ragione e università. Ricordi e riflessioni, Regensburg 12.09.2006, in L. LEUZZI, Allargare gli orizzonti della razionalità. I discorsi per l’Università di Benedetto XVI, Paoline, Milano 2008, 63-82; M. PERA - J. RATZINGER, Senza radici. Europa, relativismo, Cristianesimo, Islam, Mondadori, Milano 2004; J. RATZINGER, Introduzione al cristianesimo. Lezioni sul simbolo apostolico, Queriniana, Brescia 1969, 15-120; ID., Rappresentanza/sostituzione, in H. FRIES (diretto da), Dizionario Teologico, Queriniana, Brescia 1967, vol. III, 42-53; A. BERTULETTI, Fede e religione: la singolarità cristiana e l’esperienza religiosa universale, in G. COLOMBO (ed.), Cristianesimo e religione, Glossa, Milano 1992, 201 233; P. SEQUERI, L’interesse teologico di una fenomenologia di Gesù: giustificazione e prospettive, in «Teologia» 23 (1998) 289 329; GIOVANNI PAOLO II, Fides et ratio. Lettera enciclica circa i rapporti tra fede e ragione, Città del Vaticano 1998; G. ANGELINI, Fides et ratio. Il sapere della ragione e la sapienza, «Teologia» 24 (1999/3) 273-288; A. BERTULETTI, Fides et ratio. L’intenzione enunciativa dell’enciclica, «Teologia» 24 (1999/3) 289-295
ORARIO
Secondo semestre
Martedì | |||
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10.35-11.20 | Aula | ||
11.25-12.10 | Aula | ||
Giovedì | |||
9.35-10.20 | Aula |
Giorni | 8.45-9.30 | 9.35-10.20 | 10.35-11.20 | 11.25-12.10 | 12.15-13.00 | 15.00-15.45 | 15.50-16.35 | 16.40-17.25 | 17.30-18.15 |
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Lunedì | |||||||||
Martedì | |||||||||
Mercoledì | |||||||||
Giovedì | |||||||||
Venerdì | |||||||||
Sabato | |||||||||
Domenica |