FINALITÀ
Il corso di Musica e cultura giovanile esplora la storia della popular music degli ultimi 70 anni che, da un punto di vista sociologico, si presenta come un fenomeno musicale di grande successo e di vasta risonanza per il mondo giovanile, considerato come la fascia sociale più esposta a questo fenomeno e come suo principale destinatario e più importante fruitore. Il percorso didattico non si limita a studiare i diversi generi musicali e i vari artisti che, nelle società occidentali, hanno segnato il mondo della cosiddetta “musica giovanile” dagli anni cinquanta del secolo scorso ai giorni nostri; cerca anche di comprendere sia i contesti culturali e sociali nei quali essi sono nati, sia il significato e il valore che la popular music ha assunto nei medesimi contesti, individuandone i nodi problematici ed evidenziando le potenzialità educative del linguaggio musicale nella forma canzone.
Obiettivi Formativi
Obiettivo principale del corso è di permettere agli studenti di padroneggiare a grandi linee il profilo complessivo della storia della popular music occidentale, sapendo riconoscere e collocare, nei rispettivi quadri storici e culturali e nei contesti sociali e produttivi pertinenti, i principali fenomeni musicali, nonché i generi e gli autori preminenti della popular music dagli anni ’50 ad oggi. Il conseguimento di tale obiettivo prevede il raggiungimento delle seguenti conoscenze, abilità e competenze:
Conoscenze
1. Il “linguaggio” della musica
2. La forma comunicativa della canzone
3. I concetti chiave della popular music
4. “Testi”, “contesti” e “generi musicali” della popular music
Abilità
1. Avviamento all’ascolto critico della popular music, con particolare attenzione alla terminologia e alla sua contestualizzazione storico-culturale-sociale.
2. Abilità nel riconoscere e descrivere, utilizzando un linguaggio appropriato, una composizione significativa dei vari repertori della popular music, con particolare attenzione alla forma canzone.
3. Presa di contatto consapevole con generi, forme e stili musicali della popular music delle varie decadi, superando la barriera della semplice sequenza crono-storica preordinata, e prevedendo l’incontro con autori, cantanti e gruppi musicali significativi.
Competenze
1. Sviluppare le necessarie capacità per la comprensione e valorizzazione della funzione etica, sociale e culturale dell'ascolto e fruizione della popular music.
2. Conseguire un’adeguata capacità di ascolto e di analisi della canzone nella popular music, al fine di interagire criticamente con il testo letterario e musicale e la sua produzione sonora.
ARGOMENTI
Il corso di Musica e cultura giovanile si articola secondo un percorso didattico diviso in decadi. Gli anni ’50 si caratterizzano per il boom economico americano, il passaggio dal Blues alla rivoluzione del rock’n’roll e per la nascita del nuovo concetto di “giovane” nel mondo occidentale. Gli anni ’60 sono, invece, gli anni delle utopie e delle contraddizioni sociali e politiche; gli anni della guerra in Vietnam e del pacifismo; gli anni della contestazione giovanile e delle lotte per i diritti umani, la cui colonna sonora è la Black Music che va dagli Spiritual al Gospel, dal Soul al Rhythm’n’blues; infine è negli anni ’60 che si assiste alla nascita del Rock come fenomeno musicale che di tutte queste istanze in qualche modo è interprete e specchio. Gli anni ’70 sono contradditori e in tensione tra riflusso giovanile e integrazione sociale, tra sussulti di contestazione e aspirazioni anarchiche, come ben esemplificato dalla cultura Punk. Sono gli anni della cosiddetta frammentazione del Rock, durante i quali il sentire giovanile non più identificabile con un sentire unico: dal Glam al Funk; dal Progressive al Jazz-Rock; dall’Ambient Music al Punk; dalla Disco Music all’Hard Rock, dal Reggae alle primigenie forme del Metal. Gli anni ’80 segnano un passaggio importante a livello culturale e musicale; si entra in pieno nell’era del culto dell’immagine, con il lancio di MTV che cambia in modo determinante la fruizione della musica pop/rock. Sono gli anni dell’emergere del Rap e dei multiformi stili del Metal, ma soprattutto è il decennio del successo delle Stars della Pop Music e del Rock, che da musica ribelle diventa solidale e paladina dei diritti umani, affermandosi, attraverso i concerti negli stadi, come forma di rito collettivo. Negli anni ’90 riesplode la frammentazione e si avvertano gli echi della postmodernità: la musica si contagia sempre di più, l’industria culturale arranca a confronto delle nuove forme digitali di fruizione della musica. Si assiste a forme di derivazione musicale del cosiddetto Rock alternativo e dell’Hardcore, sino all’affermarsi del Rap e della cultura Hip Hop, senza dimenticare le commistioni con la World Music e l’Electronic Dance; l’elemento di assoluta novità è rappresentato dal sound di Seattle, un originale amalgama tra Blues, Rock, Punk e Metal che fa del Grunge il nuovo nome del Rock di fine millennio. Il nuovo millennio vede Internet e le tecnologie digitali come i protagonisti che hanno rivoluzionato tutti i campi comunicativi, incluso quello della musica, sia nell’aspetto della produzione come della fruizione. Il panorama musicale è, per molti aspetti, più magmatico e pluralista, per altri più integrato e standardizzato, caratterizzato da un sound sempre più elettronico e da una costante e incondizionata contaminazione dei generi musicali.
TESTI
Testi Obbligatori:
1. Dispense del corso Musica e cultura giovanile, a cura del docente,
2. Lello SAVONARDO, Pop Music, media e culture giovanili. Dalla Beat Revolution alla Bit Generation. Milano, Egea, 2017.
Testi Facoltativi:
1. Ezio GUAITAMACCHI, La storia del rock. Seconda edizione, Milano, Hoepli, 2022.
Testi di approfondimento:
1. Ernesto ASSANTE, Le leggende del rock, Torino, GEDI 2022, voll. 1-8.
2. Franco FABBRI, Il tempo di una canzone. Saggi sulla popular music, Milano, Jaka Book, 2021.
3. Guido MICHELONE, Pop music. Segni e linguaggi, Monza, Casa Musicale Eco, 2018.
4. Fabio PASQUALETTI, Il concerto e la danza. Ritualità musicali giovanili, Roma, San Paolo, 2014.
5. Fabio PASQUALETTI, Giovani e musica. Una prospettiva educativa, Roma, LAS, 2012.
6. Francesco D’AMATO, Musica e industria. Storia, processi, culture e scenari, Roma, Carocci 2009.
7. Franco FABBRI, Around the clock. Una breve storia della popular music, Torino, UTET, 2008.
8. Ernesto ASSANTE - Gino CASTALDO, Blues, jazz, rock, pop. Il novecento americano. La guida ai musicisti, gruppi, dischi, generi e tendenze, Torino, Einaudi, 2004.
9. Richard MIDDLETON, Studiare la popular music, Milano, Feltrinelli 1994.
ORARIO
Primo semestre
Mercoledì | |||
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15.00-15.45 | Aula CS1 | ||
15.50-16.35 | Aula CS1 | ||
16.40-17.25 | Aula CS1 |
Giorni | 8.45-9.30 | 9.35-10.20 | 10.35-11.20 | 11.25-12.10 | 12.15-13.00 | 15.00-15.45 | 15.50-16.35 | 16.40-17.25 | 17.30-18.15 |
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Lunedì | |||||||||
Martedì | |||||||||
Mercoledì | CS1 | CS1 | CS1 | ||||||
Giovedì | |||||||||
Venerdì | |||||||||
Sabato | |||||||||
Domenica |