
La ricerca empirica svolge un ruolo fondamentale nella formazione universitaria dei giovani, poiché fornisce le basi scientifiche necessarie per comprendere il comportamento umano e i processi mentali. In particolare essa svolge un ruolo cruciale all'interno delle università, specialmente nel campo delle scienze psico-educative, poiché consente di sviluppare la conoscenza basandosi su dati concreti, contribuendo così al progresso della disciplina e alla formazione di professionisti competenti.
La ricerca empirica a servizio del benessere
Le università, in quanto centri di ricerca e formazione, svolgono un ruolo importante nel generare nuove idee, tecnologie e modelli teorici. Attraverso la ricerca empirica, i ricercatori possono indagare questioni attuali e rilevanti nel campo scientifico, contribuendo a una base di conoscenza sempre più ampia e diversificata. I risultati di tali ricerche possono approfondire i modelli teorici esistenti e fare emergere nuovi paradigmi di adattamento del comportamento umano. Attraverso la ricerca empirica, quindi, è possibile migliorare il benessere psicologico delle persone. Psicologi, pedagogisti, educatori, così come i professionisti della salute mentale, utilizzano i risultati di studi empirici per sviluppare criteri di osservazione e di analisi efficaci basati su metodi scientifici reali. Ciò consente di offrire programmi di prevenzione, contribuendo a una maggiore consapevolezza e a interventi più incisivi per migliorare il benessere psicologico delle persone.
Cosa succede nell’Università Pontificia Salesiana?
L’Università Pontificia Salesiana è stata all’avanguardia in questo campo attraverso il contributo di docenti e studenti che si sono impegnati in progetti di ricerca, sviluppando competenze professionali adeguate dinanzi alle nuove sfide a cui la ricerca scientifica è chiamata a dare risposte operative e innovative. Ancora oggi il lavoro viene portato avanti assieme a quei centri universitari che privilegiano la ricerca empirica e gli studi quantitativi. Basti ricordare la collaborazione con l’Università di Lovanio (Belgio), gli studi condotti con il centro di ricerca dell’Università di Warwick (Regno Unito), la collaborazione con la rivista Seminare di Varsavia (Polonia), le indagini empiriche condotte con il clero cattolico nello stato del Tamilnadu in India. O più recentemente gli studi di validazione di strumenti psicometrici per l’orientamento, in collaborazione con l’Università di RomaTre. E ancora la partecipazione ai diversi convegni nazionali o internazionali, quali quello dell’American Psychologican Assosiation (APA), dell’Associazione Italiana di Psicologia (AIP), o della Società Italiana di Orientamento (SIO), dove tali ricerche sono state presentate. Queste collaborazioni consentono di valorizzare i programmi di laurea e di dottorato, con cui gli studenti acquisiscono competenze critiche e metodologiche, contribuendo così al futuro della ricerca e dell'innovazione.
La ricerca nasce dal lavoro di squadra
L’intenso lavoro di collaborazione necessita un’attività multidisciplinare all’interno come pure all’esterno dell’università. Infatti, i gruppi di ricerca composti da esperti di diverse discipline, assieme ad alcuni studenti laureandi e dottorandi dell’UPS, collaborano con le loro diverse competenze, consentendo in questo modo sviluppi innovativi ed una più completa comprensione dei fenomeni studiati. L'obiettivo è quello di favorire la capacità di produrre insieme nuove conoscenze, coltivando in questi gruppi di ricerca uno spirito di osservazione critica sulla realtà, che aiuti loro a formulare domande pertinenti relative alla conoscenza scientifica e all'identità professionale. Questo è possibile con un lavoro di squadra attento e collaborativo, ampliando il sapere e la conoscenza, ma anche apportando benefici formativi per chi si prepara ad operare nell’ambito psico-educativo.
Ecco perché la ricerca strutturata secondo il metodo quantitativo ancora oggi riveste un ruolo essenziale nelle mission educativa dell’Università Salesiana, poiché contribuisce a preparare professionisti pronti a fare la differenza nel loro lavoro.
Giuseppe CREA e Matthew Olusola AKINYEMI
Docenti presso l’Università Pontificia Salesiana, Roma