La storia della pedagogia vanta numerosi studi, saggi, ricerche di autori di fama mondiale.
La pedagogia però, è tale nella misura in cui si fa anche storia vissuta nelle aule di tutti i giorni, nei cantieri aperti che ogni insegnante costruisce insieme ai suoi allievi anno scolastico dopo anno scolastico.
Il libro di Elena Mascaro Antropologia per adolescenti nasce da una solida base pedagogica, ma è anche il frutto di una palestra del quotidiano, fatta di lezioni e di ricreazioni, di riunioni e di condivisioni, di preparazione di eventi e di ore spese a programmare e a ottimizzare quella sezione della giornata, che è il lavoro in aula, che si fa allo stesso tempo professione e missione.
Lo scopo del libro è riscoprire l’importanza della relazione. La relazione non è un’incombenza formale da assolvere, ma un dato che si manifesta – si rivela – alla coscienza di chi lo vive. Tutto ciò viene specificato nel contesto nel quale questo dinamismo relazionale si declina che è, appunto, quello educativo e didattico.
Ne deriva dunque un’evidente premura di superare la soglia della mera erudizione scolastica, per entrare anche nell’ordine dell’apprendimento sapienziale della conoscenza. “Un Maestro di Scuola dovrebbe essere infatti anche un Maestro di Vita, per le generazioni di allievi che si succedono sui banchi” si legge nella Prefazione del libro affidata alla professoressa Cristiana Freni. È questo il modello che ha ispirato e ispira l’autrice al progetto Stand by Me, che nella sua identità primaria nasce come uno strumento di accompagnamento costituito da un dinamismo nell’approccio degli adolescenti.
L’intuizione di questo itinerario nasce da un ascolto non solo empirico, ma metafisico dei giovani, “un cammino educativo per l’uomo del terzo millennio utile per sorreggersi nelle sfide quotidiane della vita”.