Il 26 luglio 1920 nasceva a Sondrio don Egidio Viganò, settimo successore di Don Bosco alla guida della Congregazione salesiana. Come Rettor Maggiore fu Gran Cancelliere dell’UPS dal 1977 al 1995.
In occasione di questa ricorrenza domenica 26 luglio alle ore 11.30 si è celebrata presso la Cappella “Gesù Maestro” dell’UPS un’Eucaristia di ringraziamento in memoria di don Egidio Viganò, presieduta da don Pascual Chávez Villanueva, Rettor Maggiore e Gran Cancelliere emerito, che commentando il brano evangelico della “perla di grande valore” lo ha ricordato come un testimone autentico del “Da mihi animas, cetera tolle!” vissuto da don Bosco. Tra i presenti, insieme alle autorità accademiche e religiose dell’UPS, e ai direttori e vari confratelli di tutte le comunità religiose della Visitatoria dell’UPS, anche la Madre generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice, sr. Yvonne Reungoat, accompagnata da alcune consorelle.
Don Egidio Viganò è uno dei salesiani che nel secolo scorso più hanno contribuito a dare alla Congregazione salesiana la sua fisionomia odierna, il suo magistero continua ad essere attuale e rilevante oggi. Ha aiutato ad assumere gli indirizzi del Concilio Vaticano II, al quale partecipò come esperto, ha colto profeticamente il cambiamento d’epoca di cui parla oggi Papa Francesco, si è impegnato a guardare la realtà con senso di Chiesa e a raccogliere le sfide odierne della vita consacrata e dell’azione pastorale e missionaria.
Don Chávez ha concluso la sua omelia ricordando gli impegni di don Egidio Viganò fatti preghiera in occasione della sua prima Messa a Santiago di Cile il 31 maggio 1947, in cui è possibile notare ciò che ha significato per lui l’Eucaristia, vero “motore” della sua vita: “1) amore sviscerato all’Eucaristia, sì che tutti i suoi atti ed affetti siano in funzione di quest’ideale’; 2) efficace capacità comunicativa di un tale amore; 3) un aiuto speciale per vincere la concupiscenza dello spirito e della carne”. Fu veramente, ha concluso don Chávez, «un impegnativo programma di vita, un concreto cammino di santità, sostenuto dalla grazia!».
Il Rettore, don Mauro Mantovani, che insieme al Vicario della Visitatoria dell’UPS, don Damasio Medeiros, ha concelebrato l’Eucaristia accanto a don Chávez, ha evidenziato la significatività della figura di don Egidio Viganò come Gran Cancelliere dell’UPS: “già nel 1996, l’anno dopo la sua morte, su iniziativa di don Roberto Giannatelli fu pubblicato dalla LAS un volume, “Don Egidio Viganò all’Università Salesiana”, che raccoglieva i discorsi, le linee operative e le testimonianze del VII successore di don Bosco rispetto all’UPS, e l’allora Rettore, don Raffaele Farina, nella Presentazione dello stesso volume non esitò a definirlo come ‘rifondatore’ dell’UPS. Come tanti altri, devo personalmente a lui l’invio per il servizio alla nostra Università; lo ricordiamo con gratitudine e affidiamo anche alla sua intercessione dal cielo il cammino che ci attende”.
Nel volume citato - ripreso anche dalla più recente pubblicazione a cura di Sergio Cuevas León, “Don Egidio Viganò. Misionero y educador” (Editorial Don Bosco, Madrid 2018) - l’allora Rettore don Farina, oggi cardinale e Archivista Bibliotecario emerito di Santa Romana Chiesa, così si era espresso a proposito di don Egidio Viganò: “Egli fu il secondo fondatore dell’Università, che guidò con mano sicura, con intelligenza, con scelte prese d’intuito, ma che si dimostrarono geniali, con un’apertura mentale e una spinta promozionale della ricerca scientifica e del dialogo interdisciplinare, che hanno dato fisionomia e sicurezza alla nostra istituzione accademica. Sotto la sua guida l’Università è cresciuta non solo nel numero, ma più ancora nella qualità, e pur conservando l’ideale e lo stile salesiano, è passata ad una missione più universale, davvero cattolica, di servizio alla Chiesa e alla società”.
Foto: Archivio fotografico UPS